Si sono conosciuti venti anni fa tramite un amico comune, la loro è una storia con un corteggiamento vecchia maniera durato diversi mesi.
Il loro “sì” lo hanno immaginato così: da vivere come una bellissima commedia sul grande schermo, che facesse divertire amici e parenti, che lasciasse un ricordo bellissimo nei pensieri di tutti, e che fosse solo puro divertimento e sorrisi.
E così è stato. Francesca e Renato si sono sposati il 21 ottobre 2018 nel monastero di San Vincenzo a Bassano Romano e poi hanno festeggiato in una bellissima residenza poco distante, immersa nella campagna viterbese tra i laghi di Vico e Bracciano.

Francesca e Renato hanno scelto per il loro matrimonio il tema del cinema, con i film di Boldi e De Sica, mentre per il loro tavolo hanno voluto un titolo divertente e attinente “Prima ti sposo, poi ti rovino” con George Clooney e Catherine Zeta Jones.
«Tutto il nostro matrimonio aveva questa nota divertente, perchè noi vogliamo essere così anche nella vita – racconta Francesca – e perchè volevamo lasciare un bel ricordo ai nostri invitati, rendendo la giornata allegra e spensierata. Così io e Renato ci siamo esibiti in una piccola coreografia, abbiamo animato per primi tutta la giornata, e ancora oggi a distanza di quasi un anno tutti si ricordano quel giorno con grande entusiasmo».

Francesca ha trascinato in pista Renato, lei che fin da bambina ha praticato ballo e ginnastica artistica. E anche il taglio della torta è stato reso “magico” grazie all’atmosfera creata dalle stelline scintillanti che si usano a Capodanno.
«Non volevamo i fuochi d’artificio – spiega Francesca -, per cui abbiamo pensato a qualcosa di diverso. Anche la predica del prete in chiesa non è stata usuale. Ha invitato a salire sull’altare parenti e amici per farci un augurio speciale e il dj ha suonato musiche adatte al luogo, ma in una versione più moderna».

Renato e Francesca amano farsi le sorprese e così è successo che nel giorno del 40° compleanno di lui, lei gli abbia organizzato una festa a sorpresa con tutti gli amici. Ma anche lui è riuscito a sorprendere lei, perchè durante la serata con i parenti (prima della festa a sorpresa) Renato ha tirato fuori l’anello e ha attirato l’attenzione di tutti con un semplice «Mi vuoi sposare?».
A sorpresa ha anche organizzato una serenata pochi giorni prima del matrimonio. «Questa davvero non me l’aspettavo – prosegue Francesca -, lui non è davvero il tipo, per cui mi sono emozionata tantissimo. Mi ha cantato la nostra canzone “Depende” e poi il classico “Rose rosse”».

Francesca e Renato si sono conosciuti venti anni fa tramite un amico comune, la loro è una storia con un corteggiamento vecchia maniera durato diversi mesi.
«Lui mi ha notata subito – dice Francesca -, io invece mi sono innamorata con il tempo, mi ha preso molto di testa e mi ha dato mille attenzioni. Ho scoperto un ragazzo premuroso e gentile. Il nostro è stato un fidanzamento lungo, c’è stata anche una convivenza, e poi abbiamo vissuto e superato una piccola crisi. Nel nostro caso si può dire che l’amore vero vince su tutto, ci siamo ritrovati più forti e uniti di prima, più innamorati e più consapevoli di non poter stare lontano l’uno dall’altro».

Un amore così poteva essere coronato solo da un perfetto matrimonio. «Sono andata a colpo sicuro nell’atelier Davino Spose – racconta Francesca -, lo conoscevo già grazie alle positive esperienze di mia sorella e di alcune amiche. Ho trovato un’ampia scelta di vestiti e una grande professionalità, con me sono state davvero pazienti, mi hanno accontentato in tutto. Maria D’Avino ha saputo comprendere ogni mio dubbio e mi ha supportato nella scelta finale».

«Da Davino Spose ho trovato un’ampia scelta di vestiti e una grande professionalità. Maria D’Avino ha saputo comprendere ogni mio dubbio e mi ha supportato nella scelta finale»
Francesca è andata con la sorella, la mamma e la cognata, ma è tornata diverse volte in atelier perchè non era convinta della scelta. È bastato aggiungere un ricamo e la “futura sposa” ha ritrovato il sorriso che le ha fatto capire che quello era il “suo” vestito: il modello Aurora di Nicole, con un corpino ricamato e una gonna vaporosa con volant.

«Renato l’ho portato io da Davino in una delle mie prove – conclude Francesca -. Lui ha scelto subito il suo abito, ha voluto uno dei primi che ha indossato». Un abito blu firmato Rocchini, con scarpe e cinta “Officine e modelli” (licenziataria della Carlo Pignatelli Spa) e una camicia Danesi.
