«Quando ci siamo conosciuti eravamo entrambi soddisfatti della nostra vita, non stavamo cercando nulla e soprattutto io non pensavo proprio all’amore, e tanto meno al matrimonio»

Quando si dice che la vita ci fa una sorpresa, un regalo inaspettato proprio nel momento in cui uno non se l’aspetta proprio. La storia di Glenda e Giuliano è nata così, per caso. Ma l’amore li ha travolti, e da semplici conoscenti si sono ritrovati prima innamorati e ora moglie e marito in meno di dodici mesi.

«Ci siamo conosciuti grazie a un sito di incontri a cui mi avevano iscritto alcune amiche – racconta Glenda -, ma in realtà non ci passavo molto tempo. Non sono una donna da “social”. Però una sera che ero sola in casa mi è apparsa una foto di Giuliano».

E da una mail a un sms il passo è stato breve. Si sono incontrati in un bar in una zona a sud di Roma poco prima di Natale di un anno fa ed è scoccata subito la scintilla. Un vero colpo di fulmine per entrambi, a marzo arriva la proposta di matrimonio e il 1° settembre hanno già le fedi al dito. Una proposta di matrimonio e le nozze non proprio convenzionali.

Giuliano ha organizzato con la complicità degli amici un’uscita nel loro solito “bar”, hanno portato Glenda nella cucina con una scusa e l’hanno bendata e guidata nella piazzetta esterna. Quando le hanno tolto la benda dagli occhi, ha visto davanti a sé un poster enorme con una foto sua e di Giuliano e la frase “Mi vuoi sposare?”. Lui le ha dato una lettera e una rosa, è arrivato il sì e poi tanta felicità.

Glenda e Giuliano sposi di Davino

«Non è stato facile scegliere l’abito da sposa, io non mi ero mai immaginata vestita di bianco e nemmeno ho mai sognato le mie nozze come fanno tante ragazze fin da bambine»

«Quando ci siamo conosciuti eravamo entrambi soddisfatti della nostra vita – racconta Glenda -, non stavamo cercando nulla e soprattutto io non pensavo proprio all’amore, e tanto meno al matrimonio. Non è stato facile, infatti, scegliere l’abito da sposa, io non mi ero mai immaginata vestita di bianco e nemmeno ho mai sognato le mie nozze come fanno tante ragazze fin da bambine».

Glenda, che è siciliana ma vive a Roma, su suggerimento di un’amica va nell’atelier di Davino Spose, ma non volendo un abito tradizionale prova i vestiti da cerimonia. Dopo aver indossato venti abiti, Glenda trova l’abito che la fa emozionare al secondo appuntamento.

Glenda e Giuliano hanno scelto i loro abiti da Davino Spose: per lei un modello scivolato di Nicole e per lui uno smoking collo sciallato blu/black

«Le consulenti di Davino sono delle professioniste. Riescono a capire subito di cosa hai bisogno, e sanno guidarti verso la scelta più giusta. Io ho provato davvero tanti abiti, alla fine avevo selezionato due modelli e poi da lì sono arrivata al mio vestito. Un abito da sposa non proprio classico, ero molto decisa: non lo volevo bianco!».

Glenda ha scelto un abito Nicole modello scivolato, ricamato con pizzo rebrodè, con effetto nude sul petto e sulla schiena, un tulle color cipria sotto la gonna e una cintina in vita. Lo ha scelto davanti a due sue amiche, e poi alla prova ufficiale ha portato con sé la mamma, la zia e la suocera.

Da Davino Glenda ha trovato anche le scarpe décolleté con incrocio sul collo del piede e punta tonda, il velo taglio laser e corto, i guanti corti baciamano, la giarrettiera – perché le tradizioni bisogna rispettarle – e poi il cuscino per le fedi.

Giuliano, invece, è arrivato da Davino per accompagnare Glenda a scegliere proprio le scarpe. E mentre lei sceglieva la scarpa per il matrimonio, lui ha trovato il suo abito in venti minuti. Ha scelto uno smoking collo sciallato blu/black, linea asciutta, giacca e pantalone blu, gilet e papillon in tessuto lucido e cangiante sul nero. Un contrasto moderno e di carattere.

«Anche la camicia era tono su tono, papillon e bretelle sono due accessori che usa sempre, non avrebbe potuto farne a meno proprio quel giorno» sorride Glenda.

Per due sposi fuori dal comune neanche il matrimonio poteva essere tanto formale. Glenda e Giuliano hanno, infatti, organizzato quattro feste, una per ogni weekend di settembre. Prima il rito civile il 1° del mese, una cerimonia intima a Villa Lais con una ventina di persone tra amici e parenti, un pranzo in un ristorante e la luna di miele di una notte in una spa in provincia di Viterbo. Poi altre tre feste: una la settimana dopo il matrimonio in Sicilia con i parenti di lei; la seconda con gli amici ai Castelli Romani; la terza in un agriturismo in terra sabina con i parenti di lui.

«Può sembrare una follia, ma qui stiamo parlando di sentimenti – conclude Glenda -. Abbiamo indossato i nostri abiti per ben quattro volte, tutto è stato emozionante e bello e abbiamo dedicato tanto tempo ai nostri amici e parenti, come non avremmo potuto fare con un matrimonio unico da oltre duecento invitati».

E alla fine come sempre quello che trionfa è l’amore. A proposito, a febbraio arriva anche il viaggio di nozze: prima un salto a Miami e poi direzione Giamaica!

Glenda con abito da sposa Nicole modello scivolato